Gabriella Gilli, Francesca Maria Rozzi (2013), Smart museum. La psicologia della fruizione artistica, FrancoAngeli, Milano
Il volume contiene, oltre a un inquadramento in prospettiva psicologica dell’esperienza estetica, una interessante proposta teorico-pratica per ottimizzare la fruizione artistica nei musei.
Dalla Quarta di copertina: “Cosa accade nella mente di chi entra in uno spazio espositivo? Come rendere la fruizione artistica un’esperienza ottimale? Cosa si può fare per avvicinare nuovo pubblico all’arte? A questi e altri quesiti cercheranno di dare risposte le due autrici, proponendo i risultati di recenti studi, ampie riflessioni e nuove proposte.
Il lavoro parte dall’inquadramento dell’esperienza di fruizione, osservata dal punto di vista del visitatore e del museo, e si conclude con la definizione di un modello teorico che aiuti i luoghi di esposizione a migliorare le proprie azioni in modo da diventare sempre più ‘smart museum': luoghi intelligentemente capaci di mediare in modo proficuo tra opera, artista e fruitore.
Sono illustrati i fondamenti teorici, le strategie e gli strumenti del museo smart: alla base sono l’Esperienza Ottimale, una teoria che esplora le dimensioni del Flow (esperienza stimolante, piacevole, gratificante), e la strategia interattiva indirizzata ad attivare il visitatore a livello cognitivo, percettivo, emotivo e sociale.
La proposta teorica è ‘messa alla prova’ attraverso una ricerca esplorativa, presentata nell’ultima parte del testo, che dimostra l’efficacia dell’’Esperienza Ottimale di fruizione artistica’ nell’aumentare la soddisfazione e la fidelizzazione dei visitatori.
‘Smart Museum’ si rivolge non solo agli studenti universitari, ma anche a chi si interessa di psicologia e a chi si intende di arte: psicologi, educatori, ricercatori, operatori museali, curatori, direttori di gallerie”.
Le due autrici
Gabriella Gilli, docente di Psicologia dei linguaggi artistici e di Psicologia generale presso l’Università Cattolica di Milano, si occupa di psicologia della fruizione di artefatti artistici e dirige l’Unità di ricerca di Psicologia dell’arte presso il dipartimento di Psicologia della stessa università.
Francesca Maria Rozzi, laureata in Psicologia della comunicazione, collabora con l’Unità di ricerca di Psicologia dell’arte dell’Università Cattolica di Milano e si occupa, in collaborazione con alcuni musei e gallerie d’arte, di empowerment della fruizione artistica.