Copy of BCSP Copertina Alberto Argenton (1997), Arte preistorica e psicologia dell’arte, Bollettino del Centro Camuno di Studi Preistorici, XXX, pp. 7-22

Sommario

L’arte preistorica è arte visiva, risultato dell’uso del linguaggio visuale, e costituisce un imprescindibile e rilevante oggetto di studio dello psicologo dell’arte.

Confortato dai risultati degli studi riguardanti il funzionamento cognitivo dagli apporti della Scienza cognitiva e della Psicologia dell’arte, ma anche dalle acquisizioni conseguite nell’ambito degli studi della Psicologia della Gestalt, della percezione, dello sviluppo, delle emozioni, delle motivazioni, di quella animale e comparata, del disegno infantile — in questo scritto cercherò di illustrare: – come l’uso di strumenti e segni abbia trasformato fondamentalmente la struttura biologica dell’uomo, consentendo la formazione e lo sviluppo delle facoltà psicologiche superiori; – come il linguaggio visuale sia un mezzo attraverso il quale l’essere umano descrive, documenta, comunica aspetti significativi della sua esperienza e conoscenza di sé e del mondo; – come l’arte sia una delle manifestazioni, e l’arte preistorica sia una delle manifestazioni originarie, dell’uso delle facoltà superiori e sia la manifestazione più elevata — il prodotto culturale per eccellenza — che la cognizione umana possa esprimere in un determinato contesto ambientale, sociale e economico.

Arte preistorica e psicologia dell’arte