Curriculum e bibliografia selezionata

Laureato in Filosofia, con indirizzo psicopedagogico, all’Università di Trieste, nel 1972, già da quell’anno incomincia la sua carriera universitaria presso il Corso di laurea in Psicologia dell’Università di Padova dove, inizialmente, svolge esercitazioni didattiche e, successivamente, ottiene una borsa di studio, un contratto e, per alcuni anni, l’incarico di insegnamento di Istituzioni di Pedagogia, vincendo, nel 1982, il concorso riservato per il ruolo di professore associato. In tale ruolo e in seguito all’inquadramento nel settore disciplinare di Psicologia Generale, dal 1990 al 2014, rivolge i suoi interessi di ricerca ed esercita l’attività didattica nell’ambito della Psicologia dell’arte.

Al di fuori dell’ambito accademico, va ricordato l’incarico a tempo parziale svolto per tre anni, dal 1973 al 1975, presso l’allora Ospedale Psichiatrico Provinciale di Udine, in qualità di organizzatore e animatore di un Atelier di attività espressive.

All’Università ricopre svariati incarichi elettivi, fra i quali possono essere ricordati la direzione, svolta per due mandati, della Biblioteca Interdipartimentale di Psicologia e la ripetuta partecipazione, quale rappresentante dei professori associati, alla Commissione didattica della Facoltà di Psicologia. Nel 1987, è fra i fondatori e, per numerosi anni, membro del Consiglio scientifico e direttore del Centro Interdipartimentale di Studi colore e Arte, facendosi promotore di una nutrita serie di incontri, seminari, convegni.

Limitatamente agli ultimi venti anni di attività e considerate in generale, le aree di studio e di ricerca toccate riguardano l’assetto teorico e metodologico delle indagini psicologiche sul fenomeno artistico; il rapporto tra cognizione e arte, con specifico riferimento all’attività percettivo-rappresentativa che sta alla base del comportamento artistico; la genesi del comportamento artistico ed estetico; gli aspetti strutturali, processuali e funzionali del linguaggio grafico; lo stile e la dimensione estetica, considerati quali costanti di qualsivoglia manifestazione artistica; l’opera artistica, considerata nei suoi aspetti di forma, significato e funzione; le caratteristiche principali dell’esperienza artistica e dell’esperienza estetica; gli aspetti emotivi del comportamento estetico.

In particolare, nell’ambito dell’attività percettivo-rappresentativa, le aree indagate riguardano l’effetto della trasparenza fenomenica, la preferenza per la proporzione aurea, la rappresentazione di carattere spaziale, la retorica visuale, le modalità percettivo-rappresentative che il fruitore mette in atto nella sua relazione con l’opera artistica e l’influenza che le qualità espressive dell’opera stessa hanno sul comportamento estetico; nell’ambito della genesi del comportamento artistico ed estetico, la produzione grafico-pittorica del Paleolitico superiore; nell’ambito delle componenti funzionali delle arti visive, la funzione sociale delle arti visive stesse; nell’ambito degli aspetti emotivi del comportamento estetico, la matrice biologica dell’emozione estetica.

Negli anni più recenti la ricerca, corroborata da ulteriori sistematizzazioni teoriche, si focalizza sul versante della percezione delle qualità espressive in relazione alla dinamicità della percezione stessa, articolandosi in più direzioni: il rapporto tra pratica del Restauro e percezione estetica; i fenomeni della rivalità di contorno, dell’obliquità, del completamento amodale; la percezione aptica.

Bibliografia selezionata

Alberto Argenton (1989), Il problema dello stile e della sua discriminazione, in A. Garau (a cura di), Pensiero e visione in R. Arnheim, Angeli, Milano, pp. 11-21.

Alberto Argenton (a cura di) (1993), L’emozione estetica, Il Poligrafo, Padova, pp. 191.

Alberto Argenton (1993), Psicologia delle emozioni e emozione estetica, in A. Argenton (a cura di), L’emozione estetica, Il Poligrafo, Padova, pp. 156-188.

Alberto Argenton (1996), Arte e cognizione. Introduzione alla psicologia dell’arte, Raffaello Cortina, Milano, pp. 348.

Alberto Argenton (1997), Arte preistorica e psicologia dell’arte, Bollettino del Centro Camuno di Studi Preistorici, XXX, pp. 7-22.

Alberto Argenton (1997), Il fascino della “divina proportione”, in A. Cavedon, L. Zanuttini (a cura di), Tra percezione e arte, Il Poligrafo, Padova, pp. 169-177.

Alberto Argenton (1998), Arte e cognizione. Un contributo alla definizione delle molteplici funzioni dell’arte, in D. Bertasio (a cura di), Immagini sociali dell’arte, Edizioni Dedalo, Bari, pp. 15-30.

Alberto Argenton (1998), Emozione estetica, in V. D’Urso, R. Trentin (a cura di), Introduzione alla psicologia delle emozioni, Laterza, Bari, pp. 188-194.

Alberto Argenton (1999), La cognizione estetica, in L.M. Lorenzetti (a cura di), Il pensiero della bellezza, Franco Angeli, Milano, pp. 49-57.

Alberto Argenton, Laura Messina (2000), L’enigma del mondo poetico. L’indagine sperimentale in psicologia della letteratura, Bollati Boringhieri, Torino, pp. 317.

Alberto Argenton (2002), Autenticità, psicologia e percezione estetica, in G. Basile (a cura di), I restauri di Assisi. La realtà dell’utopia. Atti del Primo Convegno Internazionale di Primavera sul Restauro, Supplemento a “Kermes – La Rivista del Restauro”, 47, pp. 7-9.

Alberto Argenton, Giuseppe Basile (2003), Restauro e psicologia dell’arte: un’occasione di verifica della “Teoria del restauro” di Cesare Brandi, in G. Basile (a cura di), Il restauro della Cappella degli Scrovegni. Indagini, progetto, risultati, Skira, Ginevra-Milano, pp. 272-286.

Alberto Argenton (2004), Aesthetic cognition. A tribute to Rudolf Arnheim, Gestalt Theory, 2, pp. 128-133.

Alberto Argenton (2004), Note su Teoria della Gestalt e Psicologia dell’arte, Teorie & Modelli, IX, 2-3, pp. 257-264.

Alberto Argenton, Giuseppe Basile (2006), Linee di convergenza fra la Teoria del restauro di Cesare Brandi e la Psicologia dell’arte, in M. Andaloro (a cura di), La teoria del restauro nel Novecento da Riegl a Brandi, Nardini Editore, Firenze, pp. 347-360.

Alberto Argenton (2008), Arte e espressione, Il Poligrafo, Padova, pp. 313.

Alberto Argenton (2010), Convergences between conservation, restoration and psychology of art, in P. Iazurlo, F. Valentini (eds.) Conservation of contemporary art: Themes and issues. A didactic experience, Il Prato, Padova, pp. 31-40.

Alberto Argenton (2010), Toccare con mano l’arte plastica, Tiflologia per l’Integrazione, vol. 4, pp. 234-242.

Alberto Argenton (a cura di) (2011), Vedere con mano. La fruizione della scultura tra tatto e visione, Erickson, Trento, pp. 118.

Alberto Argenton (2011), Comprehenděre l’arte plastica, in A. Argenton (a cura di), Vedere con mano. La fruizione della scultura tra tatto e visione, Erickson, Trento, pp. 17-34.

Alberto Argenton (2012), Tangibili esperienze e vis percipiendi, Rivista di Estetica, vol. 49, pp. 297-312.

Alberto Argenton (2012), Psicologia dell’arte e formazione manageriale, FOR Rivista per la Formazione, vol. 93, pp. 38-43.

Alberto Argenton (2012), La mano tra tatto e visione, in A. Pluchinotta (a cura di), Essenzialmente la mano nell’arte plastica moderna e contemporanea, EBS – Editoriale Bortolazzi-Stei , San Giovanni Lupatoto (Verona), pp. 44-50.